Lo sapevi che nei sottoprodotti che derivano dalle attività di un’azienda agricola si nasconde un gigantesco potenziale energetico?
Infatti, le biomasse possono essere usate per alimentare a pieno regime un impianto biogas: la produzione di energia elettrica e termica da biomasse vegetali e deiezioni animali rientra tra le “attività connesse” ai sensi dell’articolo 2135, terzo comma del Codice civile e si considera produttiva di reddito agrario.
Le imprese in questo modo possono sfruttare nel migliore dei modi i propri prodotti di “scarto”, che solitamente pongono problemi di smaltimento e ottenere un’altra importantissima fonte reddituale che si aggiunge a quelle tradizionali, incrementando la propria multifunzionalità aziendale.
Noi di Costruzioni NORD OVEST FF S.R.L ci occupiamo proprio di questo: aiutiamo i nostri clienti ad innovare la propria attività e li accompagniamo nell’attuazione di un modello di economia circolare rendendo più efficienti e sostenibili i cicli produttivi. Per noi l’attenzione all’innovazione e la centralità del cliente sono fondamentali, infatti, non a caso siamo gli ideatori e realizzatori del primo serbatoio in c.a. posteso in Italia.
In questo articolo, vogliamo parlarvi di come funzionano gli impianti Biogas, come sono fatti e quali sono i loro vantaggi.
a. Come funzionano?
Innanzitutto, un impianto biogas è in grado di trasformare le biomasse in biogas, attraverso una serie di trasformazioni anaerobiche (cioè in assenza di ossigeno) dovute all’attività dei microrganismi presenti in natura, ma replicate su scala industriale.
Ma quali sono le biomasse adatte a questa lavorazione? Si possono utilizzare dai sottoprodotti derivanti dalle attività agricole e zootecniche, agli scarti colturali, ai reflui degli allevamenti zootecnici, fino alla frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) raccolti in modo differenziato.
Ovviamente le soluzioni di impianto possibili sono molteplici e dipendono da numerosi fattori, tra i quali la dimensione produttiva dell’azienda agricola e la tipologia di biomasse: in linea generale, gli impianti biogas agricoli possono avere potenzialità che vanno da 50 kW fino a superare ampiamente i 1000 kW.
b. Come sono fatti?
Gli impianti di nuova generazione, come quelli che realizziamo per i nostri clienti, sono costituiti da un serbatoio (in cui viene depositata la biomassa), un dispositivo di regolazione della portata (per consentire al refluo di entrare nell’impianto), un miscelatore (che garantisce omogeneità al liquame ed evita la formazione di sedimenti), un digestore anaerobico ermetico (in cui il liquame scende nella parte bassa, mentre il Biogas risale verso l’alto), un recipiente esterno dove viene raccolto il liquame ed infine un serbatoio per lo stoccaggio.
Dato che ciascun cliente ha esigenze diverse, Costruzioni NORD OVEST propone soluzioni differenti, in modo da garantire una maggiore flessibilità nella gestione dell’impianto.
c. Quali sono i vantaggi di un impianto biogas?
Gli impianti biogas rappresentano una delle soluzioni tecnologicamente più avanzate a livello di economia circolare, in grado di generare sia vantaggi di carattere economico per le aziende che li adottano, sia benefici ambientali e sociali per la comunità locale e nazionale.
Oggi gli impianti biogas agricoli sono estremamente vantaggiosi ed efficienti, non solo per la possibilità di riutilizzare materiali residui per l’azienda, ma anche grazie agli incentivi statali stanziati per quanto riguarda la loro realizzazione.
Il Biogas, infatti, è annoverato dall’Unione Europea tra le fonti di energia rinnovabile non fossile che garantiscono l’autonomia energetica e la riduzione dell’effetto serra. Oltre ai benefici economici per l’impresa, altrettanto positivi possono essere i risvolti dal lato ambientale: riduzione delle emissioni di CO2, diminuzione delle esternalità sociali legate ai costi di smaltimento dei rifiuti organici, diversificazione del mix energetico e riduzione della dipendenza dall’uso di fonti fossili tradizionali provenienti da paesi esteri.
Per questi motivi in italia sempre più aziende agricole decidono di adottare questo tipo di soluzione, come dimostrano gli oltre 2000 impianti di biogas presenti sul suolo nazionale: un risultato che colloca il nostro Paese in una posizione di leadership in Europa e tra i principali player a livello mondiale.