La scorsa settimana, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, ha firmato il nuovo decreto in materia di incentivi per la produzione di biogas e biometano che consentirà di avviare gli investimenti per il potenziamento della produzione italiana e la riduzione dell’importazione dal gas estero. Il provvedimento dà attuazione a quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per promuovere lo sviluppo del biometano: è pensato infatti per favorire la costruzione di nuovi impianti o la riconversione degli impianti esistenti.
Si tratta di una notizia importantissima per tutti gli operatori del settore e le aziende coinvolte: infatti, grazie allo sviluppo del biometano, il nostro Paese (già secondo in Europa per produzione di biogas) potrà raggiungere l’obiettivo di oltre 4 miliardi di metri cubi di biometano nel 2026, riducendo l’utilizzo dei gas serra di oltre l’80%. Ma non solo questo! Infatti, questi fondi permetteranno a numerosissime aziende di innovare la propria struttura produttiva, investendo attraverso questi incentivi nell’energia rinnovabile e nella sostenibilità ambientale della propria attività.
Noi di Costruzioni NORD OVEST FF accompagniamo le aziende in questo percorso di rinnovamento, consigliando e realizzando le migliori soluzioni sul mercato, adatte per garantire la massima resa economico-realizzativa ai nostri Clienti.
Prima di vedere le caratteristiche di questo recentissimo provvedimento e gli aiuti previsti al suo interno, cerchiamo di fare maggiore chiarezza sull’iter che ci ha condotto fin qua: infatti nel giro di pochi mesi, numerosi provvedimenti sono stati emanati sul tema. Ognuno di questi ha rappresentato un passo avanti, fino a culminare nell’ultimo Decreto del 16 Settembre.
Fino a pochi mesi fa, la norma di riferimento per gli incentivi al biometano era il DM del 2 marzo 2018, riguardante gli “incentivi ai produttori di biometano e altri biocarburanti avanzati diversi dal biometano”. Il mese scorso erano poi intervenuti due provvedimenti importantissimi, uno dall’UE e l’altro dal Governo italiano:
- da un lato, l’approvazione degli aiuti da parte della Commissione Europea (promotrice della strategia REPowerEu, con la quale l’UE punta ad aumentare la capacità produttiva di biometano fino a 35 miliardi di metri cubi entro il 2030)
- dall’altra il Decreto del 5 Agosto (entrato in vigore il 19 agosto), con cui il MiSE intendeva favorire una transizione graduale tra il regime introdotto dal decreto 2018 e il nuovo decreto biometano.
E’ attraverso questi provvedimenti che si è arrivati al Decreto del 16 settembre, che disciplina l’assegnazione degli 1,7 miliardi di euro del PNRR e anticipa le forme e i modi di accesso ai fondi. Il GSE infatti ha pubblicato l’aggiornamento delle procedure applicative per l’accesso agli incentivi. Quindi, con il recentissimo decreto, il Governo italiano conferma definitivamente lo stanziamento degli 1,7 miliardi di euro previsti dal Piano di Ripresa.
Ma cosa prevede il decreto appena firmato? Il decreto, che sarà in vigore fino al 30 giugno 2026, si articola in due diverse parti:
- da un lato, la riconversione e l’efficientamento degli impianti di biogas agricoli già esistenti, per arrivare ad una produzione totale o parziale di biometano, destinato ai settori del riscaldamento e raffrescamento industriale e residenziale, terziario, trasporti. Il decreto prevede un incentivo sulla produzione, con tariffe differenziate sulla base dei costi degli impianti; Dunque, maggiore sarà la dimensione degli impianti, maggiore sarà l’incentivo riconosciuto.
- dall’altro, la costruzione di nuovi impianti per la produzione di biometano. In questo caso il decreto mette in conto un contributo in conto capitale del 40% sulle spese sostenute per i nuovi impianti.
Il testo del nuovo decreto biometano spiega inoltre come saranno forniti gli aiuti. L’accesso agli incentivi avverrà infatti tramite aste pubbliche competitive sulle tariffe che si svolgeranno dalla fine del 2022 al 2024 o comunque fino all’esaurimento delle relative disponibilità economiche del Pnrr. L’adozione del decreto, che entrerà in vigore solo dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, permetterà l’avvio delle prime procedure entro la fine del 2022.